Non l’ho fatto il primo di aprile perché come data… ehm, beh. La data in cui tutti fanno quello che dovrebbero fare tutti i giorni dell’anno: guardare con occhio critico qualunque cosa ci arrivi sotto il naso dai vari media, compreso Internet. Soprattutto Internet, ecco.
Niente sproloqui stavolta, tranquilli! L’ultima volta direi che è bastata! Ho aggiunto cose al portfolio che era anche un po’ l’ora, e riporto giusto un paio di considerazioni che ho fatto mentre pensavo alla suddivisione e impaginazione.
Ho mantenuto il nome usato nel tema originale, ovvero “progetti” che effettivamente è un nome che ha un respiro più ampio, perché alla fine ho deciso di mettere assieme sia lavori su commissione che progetti personali. Mi ritengo un’artigiana, in un certo senso sia dei pixel sia sulla carta. Pixel in senso lato, nel senso che non è pixel art! (Quella la sto studiando perché mi piace l’estetica e ho sempre voluto provarci.)
Per ragioni tecniche non potrò mettere molte cose (diciamocelo, quasi nulla) della parte di UX/UI perché si tratta di lavori non direttamente accessibili: interfacce per pagamenti, per classificazione e ricerca, tutti elementi strettamente legati alla loro funzione e non esprimibili attraverso due o tre schermate di esempio; su alcuni di questi progetti sono anche sotto accordo di riservatezza.
Beh, almeno siamo passati alla fase successiva del “ciabattino con le scarpe rotte” ovvero: il sito personale tela di penelope, smontato e rimontato una quantità imbarazzante di volte, ormai!