Eeeek! come passa il tempo! Specie se arriva una crisi depressiva stagionale (novità, per me) aggiunta a un trasloco piuttosto contorto, con tutte le amenità classiche dei traslochi più qualcuna extra.
Tutto sommato il gatto è sempre quello che la prende meglio di tutti.
Comunque, sto riprendendo il passo. Forse. ‘Sta cosa della depressione stagionale, a dire il vero, non è del tutto una novità: solo che a me piglia all’inizio… dell’estate. Sono molto poco tollerante al caldo e lavorare su un PC (o lavorare tout-court) quando c’è caldo per me, ormai, è diventato quasi impossibile. Piccolo problema: per me la definizione di “caldo” parte dai 25 gradi in su. E ho un PC-fornetto + tablet monitor. Adesso come adesso risparmio gas, poi la ripago quest’estate con i condizionatori.
Che in questa casa ci sono, ma risalgono circa a quando i dinosauri calpestavano la Pangea. Onde per cui verranno sostituiti quanto prima; anche se il preventivo finale risulta abbastanza orripilante, questi che ci sono adesso se li accendo si riapre il buco nell’ozono. O esplodono direttamente, non so. Speriamo almeno di ottenere il bonus.
Trasloco, dicevo, complicato da varie cose, tra cui il marito invalido e su sedia a rotelle che per salire in casa dovrà adeguarsi a un po' di acrobazie e sfruttamento intenso dei pochi secondi in cui riesce a rimanere in piedi causa ascensore del 1955; e la zona che è una delle più imparcheggiabili di Bologna dopo il centro storico. E queste sono le cose meno complicate, ci sta in mezzo anche una gestione di familiari non autosufficienti e un giro di visite e di burocrazia non indifferente più altre varie menate che se prese singolarmente, ok, va bene, ma tutte insieme… Intanto al momento io sono qui e lui mi raggiungerà spero presto.
Però la zona è verde e il panorama più bello! E finalmente ho uno sgabuzzino! Tutto per me e non invaso da roba aliena! Riscaldamento autonomo! Uno studio! Cucina abitabile! E un terrazzo grande grande! E delle piante da curare… che se a me mi chiamano Attila un motivo c’è: faccio crepare male anche le piante finte. Penso che queste le sbolognerò al marito, che è decisamente più dotato della sottoscritta in giardinaggio. Intanto, è inverno e si sono beccate un mese di pioggia. Statevene bbuone.
Perlomeno adesso la casa non sembra più un accampamento in cui sia esplosa una bomba di scatole di cartone. Ci sono ancora cose da sistemare e giri da fare all’isola ecologica ma a parte qualche scatola ancora vagante direi che il tutto è quasi sistemato. Finirò in seguito perché, udite udite, ho una consegna di lavoro! Un progetto graziosissimo, spero di potervi dire di più quanto prima!
Ah, già: visto quello che sta succedendo a Twitter, le cui peripezie ho smesso di seguire perché c’è un limite alle minchiate che una persona può leggere e il mio è andato in kernel panic un bel po’ di tempo fa, mi sono fatta un account su un’istanza Mastodon che tra i vari social-cosi sorti qui e là è quello che mi ispira di più – oltre a quello su cui si è trasferita la maggior parte delle persone che conosco. Per il nickname, ammetto che potevo pensarci meglio e mantenere quello standard ma ormai, tant’è. Settantahertz su Mastodon. Settantahertz è il nickname che ho su Twitch e su Discord, e se si sistemano le cose, magari-forse-chissà riesco a tornare a fare streaming di scarabocchi in futuro.